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DELIBERE CONDOMINIALI E DIRITTI DEGLI USUFRUTTUARI

Posted byAvv. Filippo Barbàra

Una recente sentenza del Tribunale di Napoli, Sezione IV Civile, ha annullato parzialmente una delibera condominiale per mancata convocazione dell’usufruttuario, confermando il principio secondo cui il diritto di partecipazione all’assemblea è essenziale per la validità delle deliberazioni condominiali.

L’attrice, usufruttuaria di un’unità immobiliare sita in un condominio di Napoli, aveva impugnato la delibera assembleare del 16 luglio 2020 sostenendo di non essere stata convocata, in violazione dell’art. 67 disp. att. c.c. Secondo la difesa condominiale, la partecipazione della nuda proprietaria all’assemblea avrebbe sanato l’irregolarità.

Il Tribunale, accogliendo il ricorso, ha rilevato che la convocazione dell’assemblea era stata inviata solo alla nuda proprietaria, escludendo l’usufruttuaria, che invece aveva diritto di partecipare almeno alle decisioni riguardanti l’ordinaria amministrazione. La giurisprudenza consolidata, infatti, prevede che nei casi di usufrutto il nudo proprietario deve essere convocato per le innovazioni e le opere straordinarie, mentre l’usufruttuario per le spese ordinarie e la gestione dei servizi comuni.

Il Giudice ha dunque dichiarato l’annullamento della delibera per i punti relativi all’approvazione del bilancio consuntivo e preventivo, nonché alla nomina dell’amministratore, ritenendo che tali argomenti rientrino nell’ambito delle competenze dell’usufruttuario.

Questa pronuncia conferma l’importanza di rispettare i diritti di tutti i soggetti titolari di diritti reali sugli immobili condominiali. L’amministratore di condominio ha l’obbligo di convocare sia il nudo proprietario che l’usufruttuario per le materie di loro rispettiva competenza, pena l’annullabilità delle delibere adottate.

Inoltre, il Tribunale ha condannato il condominio al pagamento delle spese legali e al versamento di una somma all’Erario, poiché non aveva partecipato alla procedura di mediazione obbligatoria, come previsto dal D. Lgs. 28/2010.

La sentenza del Tribunale di Napoli rappresenta un monito per i condomini e gli amministratori, ribadendo che una gestione corretta e trasparente delle assemblee è fondamentale per evitare il rischio di impugnazioni e invalidazioni delle decisioni adottate. È essenziale garantire il diritto di partecipazione di tutti gli aventi diritto, nel rispetto delle normative vigenti.

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